C’è un sentimento di profonda gratitudine alle origini del progetto di sostegno alla terza età, denominato “Attivinrete: quartiere di Coriano”, promosso dalla Fondazione Educazione Persona, in collaborazione con altre realtà dello stesso quartiere.
“In effetti – spiega Massimo Fabbri, ideatore di questa nuova iniziativa – abbiamo vissuto per tanti anni una bellissima esperienza all’interno dell’Oratorio, il centro di aggregazione per ragazzi e adolescenti che gestiamo all’interno della parrocchia di Coriano: in questo contesto un gruppo di nonni, in maniera del tutto volontaria, trascorreva con i ragazzi qualche pomeriggio, insegnando loro diverse abilità nell’ambito della cucina, della maglieria e del cucito, incontrando un grande interesse da parte dei ragazzi stessi. Purtroppo questa esperienza sta volgendo al termine, in quanto, più che altro per motivi anagrafici, i nostri nonni non riescono più a partecipare alle nostre attività. Per questo motivo, da tempo, stiamo riflettendo sulle modalità di restituzione di questa sensibilità e generosità di cui abbiamo usufruito per tanto tempo”.
L’occasione giusta è stato il bando della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, denominato “Generazione Over”, tramite il quale veniva richiesta una progettazione specifica volta a contrastare la solitudine degli anziani.
“Abbiamo deciso di partecipare – continua Massimo – interrogandoci sui reali bisogni della terza età nel contesto in cui viviamo, ovvero il quartiere di Coriano e, per fare questo, poco meno di un anno fa, abbiamo organizzato nei locali della Parrocchia, un pranzo con gli anziani, chiedendo direttamente a loro se erano interessati ad un progetto di amicizia e di relazioni sociali e quali erano le loro esigenze. Le risposte sono state estremamente positive e puntavano tutte verso il desiderio di creare un punto di ritrovo per coltivare non solo amicizie, ma anche interessi culturali. Da qui ha preso vita il progetto “Attivinrete: quartiere di Coriano” e, prima in modalità spontanea, poi in modo più strutturato, anche a seguito del contributo della Fondazione, è iniziato un percorso di attività, che si sostanzia in un appuntamento fisso ogni mercoledì pomeriggio dalle 15,00 alle 17,00, a cui partecipano mediamente 40 anziani”.
L’incontro settimanale con i nonni si basa su più momenti: dapprima c’è il ritrovo e la socializzazione, dove si scopre la bellezza di stare insieme, poi, quasi sempre viene organizzato un incontro di carattere culturale con un esperto (poesia, arte, libri, ma anche benessere e ginnastica dolce), infine si conclude il tutto con una merenda insieme, preparata anche con il contributo dei ragazzi dell’Oratorio, oltre che dalle immancabili torte preparate dalle stesse nonne.
“Il grande successo di questa iniziativa, tutto sommato semplice – ribadisce Massimo – credo vada ricercato in più fattori: innanzitutto la partecipazione costante del parroco don Enzo Scaioli, in secondo luogo il significativo legame che si è consolidato fra i nonni, gli educatori e i ragazzi dell’Oratorio e, infine, il coinvolgimento nel progetto di diversi volontari della Parrocchia (Sergio Sansavini, Michele Pisotti e Paola Piccinini): motivi, che uniti al crescente desiderio degli anziani di stare insieme, hanno permesso di consolidare un progetto in un ambito, quello della terza età, in cui non avevamo quasi mai avviato progetti a lungo termine”.
Oltre alle attività già citate, il progetto prevede anche alcune uscite sul territorio, come quella svoltasi all’Eremo di Montepaolo o le visite alle Mostre presso i Musei S. Domenico: tutte attività a costo zero per gli anziani, in quanto le spese vengono coperte dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, tramite il contributo biennale (2016/2017) previsto dal bando.
“Attiviinrete: quartiere di Coriano” non è l’unica espressione in città di una programmazione sociale rivolta agli anziani, ma fa parte di una rete di progetti promossi in altri quartieri e gestiti da altre cooperative sociali (Paolo Babini, L’Accoglienza), con le quali è attivo un coordinamento, a cui partecipano anche referenti delle Politiche Sociali del Comune di Forlì e dell’Ausl Romagna, con l’obiettivo di uno scambio di esperienze e di una verifica del lavoro svolto.
La domanda che viene spontanea a questo punto riguarda il futuro.
Il progetto è nato dal desiderio di continuare un’amicizia, ma ha preso corpo a seguito di un finanziamento certo fino a dicembre 2017: e dopo?
“Ci auguriamo – conclude Massimo – di non disperdere questo patrimonio di amicizie e relazioni che si sono create, per cui studieremo forme e modi per continuare un’esperienza che sta arricchendo tutti: anziani, operatori e volontari”.