Il 30 giugno gli alunni della scuola primaria Lamberto Valli hanno presentato all’assessore alle politiche educative del Comune di Forlì Paola Casara la loro città ideale, riprodotta in un plastico costruito dai bambini. È stato il culmine del laboratorio “La città che vorrei” del Programma Operativo Nazionale, realizzato sotto la guida dei nostri educatori Gianni Matteucci e Nerida Callisti.
“Il laboratorio ha visto la partecipazione di 27 bambini, dalla I alla V elementare – spiega Gianni Matteucci – e ha avuto una durata di due settimane. Inizialmente abbiamo costituito un consiglio comunale dei bambini dove, in base ai rispettivi interessi, ognuno ha avuto il proprio ruolo: dal sindaco agli assessori. Siamo partiti dalla domanda: – Quale contributo posso dare alla mia città? – e ne è uscito un decalogo di azioni condivise che vanno da cose molto pratiche, come aiutare a tenere pulite le aree verdi, a più trasversali come comprendere le opinioni altrui.”
“Poi ci siamo domandati come vorremmo la nostra città – prosegue Gianni – e abbiamo individuato alcuni punti partendo dalla loro esperienza: più ombra nei parchi, giochi con più manutenzione, migliorare i trasporti in periferia, ma anche misure per incentivare il lavoro e il commercio, maggiore attenzione alle esigenze dei disabili, delle persone in difficoltà e degli anziani.”
“Abbiamo seguito gli interessi dei bambini, in questo senso ci hanno guidati loro.” continua Gianni Matteucci.
Il progetto ha visto un grande coinvolgimento dei bambini, che con entusiasmo hanno affrontato la costruzione di un plastico di carta della loro città ideale. Ognuno ha contribuito con le proprie riflessioni e costruendo una parte della città, con i più grandi che hanno aiutato i piccoli. Hanno così realizzato una grande città con tanto di zone verdi, parchi acquatici, piazza, stazione, aeroporto.
“È stato molto bello che la restituzione del lavoro sia stata in mano a loro: la bambina che aveva il ruolo di sindaco, come un vero e proprio sindaco, ha guidato l’assessore Paola Casara nella visita della città” conclude Gianni Matteucci.
